UN CAMPAGNOLO AI BAGNI
ATTO PRIMO
SCENA IV.
ROVINI e CAMILLO, GIULIA, GELTRUDE, ALFREDO, CESARINO.
ROV. — ( Entra dalla destra e guardando qua e là ). Nulla !… Nemmeno qui…. Dove, dove si sarà cacciata?… Io la cerco oramai da un’ora?…. Ho esplorato tutto !… Tutto ho esplorato !.. E sempre nulla !… ( Cercando ). Guai !… Guai !…
CAMI. — Cos’ ha costui ?
GIU. — Mi sembra turbato.
ROV. — Se i miei sospetti si avverano io non perdonerò !… Saprò coglierli e saprò stritolare l’uno e l’altra…. ( Afferrando un piatto ) come stritolo questo piatto ! ( Batte il piatto sul tavolino a cui si è avvicinato e lo manda in frantumi ).
TUTTI. — ( Balzando impauriti ). Cos’ è … Ma è matto? !…
GEL. — Ah, mio Dio !… ( E tira giù un bicchier di vino ).
CAMI. — ( Alzandosi). Questa è roba da manicomio !
ROV. — Lo so, e domando perdono… È il mio carattere….
CAMI . — Ma vada a casa sua a rompere i piatti!
ROV. — Se sapeste la ragione non mi accusereste… ( Afferrandogli la destra ). Toccate qui. La sentite la febbre?
CAMI. — Non faccio il medico. Sono il capo banda della musica di….
ROV. — Io brucio !
CAMI. — Allora ci vuole del ghiaccio. Cameriere !
ROV — È inutile !… Io sono in uno stato di agitazione che in questo momento potrei commettere benissimo una strage… Non ci guardate dunque; vi avverto, io non rispondo dei miei atti. ( E torna a cercare ).
CAMI. — Per Dio! ( A Giulia ). Nascondi quei coltelli. Leva il trinciante !
GIU. — Ma è pazzo davvero..
ROV. — ( Tornando a loro ). E chi non lo sarebbe?… Voi parlate così perchè siete felici ; si vede, vi si legge sulla faccia….
CAMI. — Di fatti, grazie al cielo, noi…. vivacchiamo.
ROV. — E a me che cosa si legge invece?…
CAMI. — Non saprei.
ROV. — Il ridicolo, non è vero.’… Ma ditelo che io sono ridicolo !
CAMI. — Se dobbiamo dirlo…. Se è per farvi piacere….
ROV. — Oh, ma guai a loro!… Se io li trovo, se io li sorprendo…. Guai!… Guai…. ( Esce dalla sinistra ).
CAMI. — ( Tornando a sedere ). Per me è un colpo di sole.
GIU. — Poveretto !
GEL. — Se n’è andato…. Ah, che paura….
ALF. — Mangi, mangi, non ci guardi.
CES. — Oh, la mamma mangia lo stesso.
GEL. — ( Gli allunga un altro scapaccione ).
CAMI. — Dai !… Io l’ho detto; ogni boccone uno scappellotto. E poi non debbon crescere dei ribelli.
GIU. — Ma lascia fare.
[…]
( Augusto Novelli, brano tratto da “Un campagnolo ai bagni” – 1887 – R. Bemporad & Figlio, Editori, Firenze 1921 )
Per chi fosse interessato aggiungo alcuni indirizzi internet dove si possono trovare informazioni sull’ Archivio e Centro Documentario Storico “Francesco Bergamini” di Viareggio :
Informazioni generali :
http://www.comune.viareggio.lu.it/index.ph?poption=com_content&view=category&id=70&Itemid=32
album di foto storiche :
pubblicazioni :
microstorie :
Ok, non hai aggiornato! Buona domenica
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Tanto per restare nel tema “Sabato e domenica … ai bagni.”
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Ecco, bene!!
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🙂 🙂
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