Lorenzo Viani e Moses Levy, per direzioni contrapposte, hanno rappresentato con la loro arte la complessa realtà di una Viareggio sospesa fra passato, presente e futuro.
Così se Viani ha rivolto la sua attenzione, con rabbia e con commossa partecipazione, al dramma esistenziale del mondo delle darsene e dei cantieri navali viareggini, le cui peculiari connotazioni sociali e culturali, fortemente caratterizzanti un’epoca e un’epopea, erano destinate a scomparire, ed in parte erano già scomparse; Levy ha “documentato” la solarità delle spiagge di Viareggio, la policromia dei suoi ambienti, la sua frenesia e spensierata accelerazione al cambiamento.
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Non ho conosciuto Levy. Grazie per il post molto informativo. Mi pare che lo stile del suo dipinto sia qualcosa di ‘naive’. Mi piace lo spirito delle sue tele. Oltre, delle donne sono troppo serie. 🙂
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Vado a curiosare su entrambi.
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Senza togliere nulla a Viani, ma Levy mi ha affascinato.
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Ti capisco anche a me piacciono molto i dipinti di Levy ma Viani… nel 2000 andai a visitare una mostra a lui dedicata allestista al Palazzo Mediceo di Seravezza che ancora oggi ricordo.
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Non conosco nè Viani nè Levy…
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