A. Jahn Rusconi, Siena


Siena - veduta della città presa dalla torre del Duomo - Foto tratta dal libro di Art.Jahn Rusconi “Siena” – Isituto Italiano d’Arti Grafiche, 1907
Siena – veduta della città presa dalla torre del Duomo – Foto tratta dal libro di Art.Jahn Rusconi “Siena” – Istituto Italiano d’Arti Grafiche, 1907

COR magis tibi Sena pandit,  è l’augurio amicale con cui la dolce città saluta dall’arco della bella porta Camollia; ed essa ha veramente nelle sue vecchie strade, nelle piazze silenziose, nei severi palazzi il lieto fascino delle belle cose e dell’anima antica che persiste viva ed eloquente.

Pare ancora, a volte, rientrando in Siena di ritrovare l’antica città trasportata indietro nei secoli, di capitare improvvisamente in mezzo ad un’età lontana e finita.

E torna allora spontaneamente alla memoria amica il lieto saluto di Fazio degli Uberti:

« Noi ci traemmo alla città di Siena
la quale è posta in parte forte e sana,
di leggiadria, di bel costume piena
di vaghe donne e d’huomini cortesi,
con aer dolce, lucida e serena ».

Il madrigale gentile non si è spento  nel tempo, e l’eco se ne è ripercossa fino a noi attraverso Vittorio Alfieri che salutò solennemente :

« Siena, dal colle ove torreggia e siede…  ».

fino a Giovanni Marradi, il poeta gentile che così armoniosamente dipinse la città:

« … che sui tre colli in fiore
di mite olivo tutta si inghirlanda ».

Qua e là ancora, quando nei mattini sereni o nelle tarde sere armoniose, si attraversa la chiara e fresca campagna di Siena, e la città appare lontana e solenne sulle tre cime, con l’agile torre al cielo, l’evocazione sottile appare così viva, che tutto assume ai nostri occhi l’aspetto magico dell’epoca estinta. Approssimandosi alla magnifica città, mille richiami di gioia, di grandezza, di bellezza ci assalgono per dirci tutta la mirifica poesia del suo passato.

Una vita più piena, più intera ci pare talora di vivere, quando per le sue vie o per le sue piazze o davanti ai suoi palazzi, noi ascoltiamo l’armonia profonda e nuova della sua bellezza e della sua grandezza.

[…]

( A. Jahn Rusconi, brano tratto da “Siena” – Istituto Italiano d’Arti Grafiche, 1907 )

4 commenti Aggiungi il tuo

  1. marzia ha detto:

    L’ha ribloggato su Alchimiee ha commentato:
    Mi corre l’obbligo di evidenziare da me questa perla..

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  2. marzia ha detto:

    Bel post…
    Domani lo evidenzio da me..

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    1. Carlo Rossi ha detto:

      Ti ringrazio

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      1. marzia ha detto:

        Ma hai comprato per caso questo spazio blog? Vedo una novità che prima non c’era…
        Non vedo l’opzione di “ribblogare” che dovrebbe essere posizionata in alto a sinistra…
        Mah..

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