Giuseppe Gonnelli, Monumento a Niccolò Machiavelli nella Chiesa di S.Croce


Firenze - Monumento a Niccolò Machiavelli nella Chiesa di S.Croce  - Illustrazione tratta dal libro “Monumenti sepolcrali della Toscana” con disegni di V.Gozzini incisi da G.P.Pasino sotto la direzione del Cav. P.Benvenuti e L.De Cambray Digny – Firenze, 1819
Firenze – Monumento a Niccolò Machiavelli nella Chiesa di S.Croce – Illustrazione tratta dal libro “Monumenti sepolcrali della Toscana” con disegni di V.Gozzini incisi da G.P.Pasino sotto la direzione del Cav. P.Benvenuti e L.De Cambray Digny – Firenze, 1819

Monumento a Niccolò Machiavelli nella Chiesa di S.Croce
opera d’Innocenzo Spinazzi

I più celebrati Scrittori non osarono violar la sua fama. Bacone lo dipinse come l’amico dei popoli; e Rousseau vide in Machiavelli il difensor più animoso dell’indipendenza Italiana.

Il creatore della Politica espresse nei Discorsi sopra Tito Livio, quanto aveva imparato per una continua lezione delle cose del mondo. Questa è veramente l’opera che attesta il genio del Machiavelli, e dovrebbe essere il codice de’ Legislatori e de’ Principi. Scrisse i sette libri della Guerra per destare nei petti Italiani l’antico valore, e far proscrivere quelle mercenarie milizie, che non avendo nè onore nè patria, erano i più crudeli flagelli della nazione. Le sue Istorie Fiorentine conservano tutto il vigore di Sallustio e di Tacito.  Il Principe del Machiavelli è il libro dei Repubblicani.   En feignant, dice il Filosofo di Ginevra, de donner des leçons aux rois, il en a donné aux peuples.  Il Machiavelli fece rivivere sulla scena Italiana i sali di Terenzio, e di Plauto. La sola Mandragola, benché non rispetti la verecondia, vale, secondo Voltaire, più di tutte le commedie di Aristofane.

Esercitò lungamente la carica di Segretario della Repubblica, di cui fu spogliato alla caduta del Gonfalonier Soderini. L’ozio, al quale fu condannato, gli diede agio di scrivere le opere più celebrate, instruendo nelle arti del governo la nobiltà fiorentina. Egli, come è pubblico grido, due volte congiurò contro i Medici; la prima contro Giuliano e Lorenzo, la seconda contro il Cardinal Giulio, poi Pontefice Clemente VII.

Ebbe da Marietta Corsini quattro maschi e una femmina che lasciò in misero stato, non avendo la speranza di luminosa fortuna potuto corrompere la sua probità.

Giacque per due secoli e mezzo il cenere del gran Machiavelli senza onor di Sepolcro. Il Monumento innalzatogli nella Chiesa di S.Croce nel 1787, se non attesta l’eccellenza dell’ arte, rammenta la gratitudine della sua Patria e l’animo liberale del Principe.  La Figura che rappresenta insieme la Politica e la Storia, benché tenga del manierato, ebbe allora una qualche celebrità.
[…]

( Giuseppe Gonnelli, brano tratto dal libro “Monumenti sepolcrali della Toscana” con disegni di V.Gozzini incisi da G.P.Pasino sotto la direzione del Cav. P.Benvenuti e L.De Cambray Digny – Firenze, 1819 )

Nota:

Segnalo il seguente sito per informazioni e immagini sulla chiesa di Santa Croce a Firenze :

http://www.santacroceopera.it/it/Default.aspx

3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Patrizia M. ha detto:

    E’ sempre un grande piacere leggere i tuoi post, sono pagine di storia molto interessante e di grande bellezza!!
    Saluti, Patrizia

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    1. Carlo Rossi ha detto:

      Ti ringrazio nuovamente per il tuo interesse.
      Saluti, Carlo

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  2. marzia ha detto:

    Questo sepolcro a Machiavelli lo ricordo appena: troppa storia tra quelle sacre mura dovetti leggere..

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