
La piazza dell’Annunciata, una delle più spaziose di Firenze, ha un aspetto quasi direi imponente. Nel centro, la statua equestre del granduca Ferdinando I, del Gianbologna; più in là due fontane con figure del Tacca; a destra l’ospedale degli Innocenti; a sinistra un porticato composto da Antonio da San Gallo; nel fondo la chiesa che ha dato il suo nome alla piazza.
Si afferma che l’ospedale degli Innocenti sia il più antico istituto di tal genere creato in Europa (la sua costruzione fu decretata nel 1421). Il certo si è che l’edificio deve al suo architetto, il gran Brunellesco, una non meno alta illustrazione. La costruzione è delle più semplici; sopra un basamento si stende un portico aperto, leggiero, chiaro, allegro; al primo piano, delle finestre che s’appoggiano direttamente sulla fascia che corre per tutta la lunghezza dell’edificio; sopra tali finestre stanno dei frontoni triangolari. Ciò che Orcagna avea confusamente intravveduto nella Loggia dei Lanzi, Brunellesco l’ha realizzato con una sicurezza insuperabile in quest’altra loggia, che servì di tipo ad un’infinità d’altre simili costruzioni.
L’ ospedale deve pure parte della sua celebrità alle terrecotte verniciate di Andrea della Robbia: dei bimbi in fasce. Nessun altro maestro ha mai rappresentato così egregiamente il bimbo innocente, impacciato nei suoi movimenti, colle sue forme ancor un po’ indecise.
Sarà difficile che un artista o un dilettante rinunci a penetrare nell’ interno ov’ è attratto da una pagina preziosissima quant’altra mai : l’Adorazione dei Magi, a la Strage degli Innocenti, dipinta nel 1488 dal Ghirlandajo : il maestro ha quivi unito la ricerca degli effetti alla precisione del disegno.
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( Eugenio Müntz, brano tratto da “Firenze e la Toscana”, Fratelli Treves Editori, 1899 )
