
Come un grandioso monumento della magnificenza e ricchezza de’ vecchi Senesi dovrà riputarsi sempre da chi bene lo voglia considerare questo ornatissimo Tempio, in cui a gran dovizia sfoggiano mirabilmente, secondo i tempi, i pregi tutti delle tre Arti Sorelle, che riconoscono per loro principio , ed essenzial fondamento il disegno.
Intenti noi a percorrerne le bellezze, volentieri ci dispensiamo dall’esaminare il peso delle ragioni le quali mossero alcuni ad opinare, che dove oggi questo nobilmente grandeggia, esistesse già un vecchio edifizio Sacro a Minerva, tanto più che puramente fondate queste su mere congetture, difficilmente potrebbero darci luogo a raggiungere il vero; siccome altresì ci asteniamo dall’indagare qual fosse lo stato di quella più antica Chiesa che in questo stesso luogo si vuole che vi esistesse, edificata fino dal X Secolo, se non anche prima, e condotta onninamente alla foggia dei Longobardi.
L’ingolfarsi in tali questioni dietro a immaginarie ipotesi e congetture, poco o nulla giova all’istoria dell’Arti, poiché, quand’anche si giungesse dopo molte fatiche a porre in chiaro l’esistenza di tali fabbriche, mancheremmo ciò non pertanto dell’esalta cognizione della precisa forma, che ebbero al tempo in cui furono erette, lo che è senza meno l’essenziale per l’Arte.
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( Francesco Fontani, brano tratto da “Viaggio pittorico della Toscana – Vol. 5” – Firenze per Vincenzo Batelli e Comp., 1827 )
Monumento stupendo.
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