
La facciata, accuratamente restaurata, va ornata di cinquantotto colonne in cinque ordini sovrapposti. Quattro statue marmoree adornano gli angoli del frontone con in cima la Madonna, di Nino Pisano. Parecchie delle iscrizioni nella facciata sono allusive a diverse vittorie navali dei Pisani.
Le tre porte di bronzo furono sostituite alle antiche di Giovanni Pisano distrutte nell’incendio del 1596. Furono disegnate da Gian Bologna; modellate, verso il 1602, da Francavilla, Tacca, Susini, Mochi, Pagani, Giovanni dell’Opera, Gaspero Mora e fuse stupendamente dal Padre Domenico Portigiani e da Angelo Serrano. Le figure, quasi staccate dal fondo, rappresentano: nella porta di mezzo, otto scene della Vita di Maria; nella porta a sinistra, la Storia di Cristo sino all’ingresso in Gerusalemme e sulla porta a destra, la Storia della Passione.
L’entrata nella crociera a sud (crociera San Ranieri), dirimpetto alla Torre Pendente, donde i forestieri entrano per solito nella chiesa, serba la sola delle antiche porte di bronzo che scampò all’incendio. Si divide in ventiquattro compartimenti rappresentanti Storie evangeliche, nel più rozzo rilievo, nel gusto e nell’esecuzione più primitiva. Si attribuisce a Bonanno verso il 1180, ma è probabilmente più antica. Il bell’architrave marmoreo sopra la porta è un frammento antico e il rilievo della Madonna e dell’ Angelo un antico lavoro fiorentino del secolo XV. Presso questa porta leggesi un’antica iscrizione su Beatrice, madre della celebre contessa Matilde. Nel muro esterno dell’abside sono messi in opera diversi frammenti di iscrizioni romane, fra le quali una di Adriano.
( Strafforello Gustavo, brano tratto dal libro “La Patria – Geografia dell’Italia – Massa e Carrara, Lucca, Pisa e Livorno” – 1890 )




Senza dubbio un capolavoro.
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