
Passammo il resto della giornata passeggiando per le strade quasi spopolate della nobile cittadina, per i superbi lungarni, sui parapetti dei quali il giovane Byron, inebriato forse d’amore e da tanta bellezza, galoppava un tempo sfrenatamente a cavallo.
( Ardengo Soffici, brano tratto da “Fine di un mondo – Autoritratto d’artista italiano nel quadro del suo tempo. IV Virilità” , 1955, edizione postuma )




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