Luigi Testaferrata, L’Altissimo

  Il ritorno in Versilia mi ha purificato la testa, mi ha alleggerito il sangue come se avessi subito un completa trasfusione. Vedo il celeste, il grigio, l’azzurro, il bianco violento dell’Altissimo: mi ridico che è il monte più bello del mondo. E penso che sia il più bello perché ha la castità della creatura…

Luigi Testaferrata, Pruno, forse il paese più pulito d’Italia

Oltrepassammo Ponte Stazzemese, prendemmo la stradina a sinistra, salendo per la montagna passammo attraverso i paesi di Cardoso e di Volegno e arrivammo nella piazzetta di Pruno. Un paese pulito, forse il paese più pulito d’Italia insieme a Martina Franca in Puglia. Le facciate delle case erano bianchissime, tutte tirate a calce, oppure rosate e…

Lorenzo Viani, Alpi Apuane

  All’arco del Magra, apparvero le vette ignude dell’Alpi. Le fiancate a scheggioni ciclopici ruinavano sulla sponda del fiume. La groppa della Tambura ispida, si accampava al di là, tra un tumultuare di cave che, con fragore di fiume ruinoso, si frangevano contro i picchi taglienti. L’Altissimo, sull’ordine dei monti minori, si elevava come una…

Arnaldo Bonaventura, Coreglia Antelminelli 5 – Monte Forato

Ma una visita a Coreglia non sarebbe compiuta, da chi non salisse al luogo detto La Croce per ammirare di lì la distesa delle Alpi Apuane che, in quel punto, sono battezzate col nome di Uomo Morto, sembrando che dalla Pania della Croce si distenda una figura umana colle mani giunte, e per ammirarvi altresì…

Lorenzo Viani, Il grandioso scenario delle Alpi Apuane

Per dominare il grandioso scenario delle Alpi Apuane è d’uopo portarsi sull’estremità dell’antemurale del molo nuovo di Viareggio: visti di lì i paesi rivieraschi s’annientano sotto, la base titanica; i profili seghettati, dentati, angolari del Carchio dirupato, dell’Altissimo statuario, della Pania secca, dell’ardua Tambura risegolano nettamente il cielo. Le «Tecchie» staccano bianche sulle fratte ferrigne;…

Marco Lastri, Firenze – Il Duomo

Quando s’ incontra una fabbrica di tanta mole, di tanta solidità , e di tant’ arte , com’ è questa del nostro Duomo, non v’ha bisogno d’ interrogare se la Nazione sia stata culta, magnifica , ricca e potente. Si può dir francamente che un’opera di questa sorte fa onore alla specie umana . Io…

Giovanni Papini,  Toscana

Per quanto io faccia sono un uomo nato in Toscana, fra toscani, fra paesaggi e valori toscani — un uomo nato in Toscana nel 1881, che ha avuto vent’anni col prim’anno del ventesimo secolo e che scrive nel presente anno millenovecentododici. Sono un toscano — non soltanto italiano. […] Ma quando dico Toscana intendo prima…

Lorenzo Viani, Il profilo del Buonarroti  

Per dominare il grandioso scenario delle Alpi Apuane è d’uopo portarsi sull’estremità dell’antemurale del molo nuovo di Viareggio: visti di lì i paesi rivieraschi s’annientano sotto, la base titanica; i profili seghettati, dentati, angolari del Carchio dirupato, dell’Altissimo statuario, della Pania secca, dell’ardua Tambura risegolano nettamente il cielo. Le «Tecchie» staccano bianche sulle fratte ferrigne;…

Nicoletta Salvatori, Tra i monti di marmo

Solo un “carrarino” purosangue la può recitare: è una vecchia poesia in dialetto stretto e racconta la vera storia della nascita delle Apuane e del loro bianco cuore di marmo. La colpa o forse il merito, fu di un angelo un po’ scansafatiche, insofferente a ordine e disciplina, incaricato da Dio di plasmare gli Appennini…

Alfredo Panzini, Viareggio-Pietrasanta-Alpi Apuane

Ecco il diretto si arresta: Viareggio. Oh, finalmente! Il proprietario della bella bambola si affretta a chiamare dal finestrino: «Facchino, facchino ». E’ impaziente di scendere. Consegna valige, grosse valige, scatoloni. Gira, però, ogni tanto la faccia congestionata verso quella sua femminetta. Ella è fresca come un gelato; […] si alza placidamente: alzandosi, lascia cadere…

Boni Umberto (Cravache) – Matanna (Lucca)

Per chi lo ignorasse Viareggio è anche una stazione alpina. Il Matanna è la metà di escursioni deliziose, specie quando la sabbia rode le scarpe e l’aria si avventa in bocca come la vampa di una fornace.  E’ bello da quelle cime dominare un orizzonte senza confini e sedere alla mensa fresca di verde e…

Enrico Pea, Solaio (Pietrasanta) – Prima parte

In cima al monte, contrafforte del nostro colle, quasi a cavallo del versante di là, c’è una Maestà, rivolta alle Alpi. Di lassù si scorge il Procinto che occulta il Monte Forato. A destra, la Prana e il Gabberi. A sinistra, la Pania e l’Altissimo. Il di dietro della enorme nicchia che custodisce l’immagine di…

Giovanni Pascoli, La Pania

[…] Ecco l’alba (tra selve aride i fossi vanno col fumo di vaporiere), piena d’un tintinnìo di pettirossi, cui risponde un tac tac di capinere… Su la nebbia che fuma dal sonoro Serchio, leva la Pania alto la fronte nel sereno: un aguzzo blocco d’oro, su cui piovano petali di rose appassite. Io che l’amo,…

Lorenzo Viani, Ceccardo

Ceccardo Roccatagliata Ceccardi nacque nel 1872 in Ortonovo, un borgo alpestre del Carrarese di fianco al Gabberi di Giosuè Carducci, che si accampa nell’aria come un enorme casco «con la visiera e il nasale». Dall’umile crocchio di case della natia Ortonovo al massiccio azzurro del Gabberi, si distende la poderosa criniera dentata delle Apuane: il Carchio…