Nei viaggi in Italia dei nostri scrittori novecenteschi non si parla molto di Firenze; in primo luogo, come è logico, perché troppo conosciuta e percorsa, troppo consunta da milioni di turisti e visitatori, troppo fotografata nei suoi monumenti celebri («privilegiata e offesa dallo sguardo», dice Manganelli[1]), così come sarebbe quasi imbarazzante, in un’epoca sempre più…