Allora, per l’affitto della mia camera, via San Zanobi, spendevo quanto spendo oggi per la casella postale. Tutte le volte che prendo la posta il pensiero ricorre a quel bugigattolo cellulare, a ridosso del tetto; forno crematorio l’estate, ghiacciaia l’inverno. Tutte le volte che capito a Firenze, per la Via Primaverile, «via 27 Aprile»,…
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Ferdinando Martini, Firenze – NeI paese di Bengodi
Pietro Giordani lasciata nel luglio del 1824 Piacenza donde per suggerimento « dei più vili avanzi di corda » lo cacciava l’amante della svergognata vedova di Napoleone, riparava a Firenze; di là scriveva agli amici, datando le lettere : dal paradiso terrestre, e augurava agli amici stessi l’esilio affinchè potessero godere di quel paradiso….
Ferdinando Martini, Firenze – Rossini, mio maestro di musica
Ma dove lascio il Rossini che fu mio maestro di musica? Non ridete che c’è poco da ridere: fu mio maestro di musica. Veniva in casa spesso, tra il 1846 e il 1847. S’era messo in capo di scrivere insieme con mio padre (ho documenti che lo attestano) un commedia: Il banchiere e il…
Ferdinando Martini, Firenze, Gente illustre
Io sopravvivo ad un mondo scomparso ; e ove mi avvenga di domandare ad alcuno: — Ve ne ricordate? — mi guardano attoniti e mi rispondono : — Come è egli possibile che io me ne ricordi ? Queste parole di Massimo Du Camp narrante episodi della sua adolescenza mi tornano a mente nel…
Mark Twain, Firenze
Lontano, nella valle, Firenze rosa e grigia e bruna, con l’antica enorme cupola della cattedrale dominante nel mezzo, come un pallone frenato. Tutto in giro all’orizzonte una frangia di marosi, le alte colline azzurrine cosparse di innumerevoli ville bianche. Dopo nove mesi di familiarità con questo panorama, io penso ancora, come al principio, che…
Le Corbusier, Fiesole
Siamo andati ieri sera al tramonto sulla collina che domina Firenze e che vide nascere Fra’ Angelico, dove Böcklin abitò così a lungo; siamo saliti a Fiesole, è stato meraviglioso, una rivelazione. Ho capito perché questi grandi del Quattrocento furono come ce li mostrano le loro opere: non erano altro che veri artisti commossi davanti…
Vasco Pratolini – Firenze – La sera della Madonna – Le scampanate
A parte l’ultimo martedì di carnevale, esistono tre feste dell’anno in cui a Firenze non si guarda per il sottile sulla compagnia alla quale ci si unisce. Il richiamo e l’ansia di divertirsi sono tanti e tali che soltanto l’odio più feroce può indurre a rifiutare un invito o a declinare l’offerta di partecipare…
Vasco Pratolini , Firenze – La sera della Madonna – Le rificolone
Era questa, un’usanza venuta in onore il 7 settembre 1673, allorché i viennesi vollero ringraziare con lumi e cori la Madonna che li aveva aiutati a liberarsi dai turchi assediatori: usanza discesa, valicando le Alpi e gli Appennini, insieme ai viennesi diventati, a loro volta, assediatori della nostra gente. Tolti gli assedi e data ai…
Pietro F.L.C. Ferrigni, Firenze – Per la strada alla ricerca d’un regalo – 3/3
I cloisonnés più minuti e più vari si stendono sui vasi, sulle coppe, sulle patere, sui calici, come lembi di molle tappeto contesto di tenui fili di lane variopinte ; le porcellane nuovissime dal brillante fondo turchino cupo fanno spiccare le brillanti corolle de’ fiori più delicati ; il cristallo di ròcca piglia tutte…
Pietro F.L.C. Ferrigni, Firenze – Per la strada alla ricerca d’un regalo – 2/3
Comunque sia, bisogna staccarsi da questa vetrina, e dire addio agli anelli gemmati, ai braccialetti cesellati artisticamente e rifulgenti di smeraldi, di rubini e di zaffiri, ai pendenti foggiati in mille bizzarre forme, agli spilloni eleganti, alle fibule geminate, ai nielli, alle pietre scolpite, ai cammei, ai mosaici, ai coralli. Cotesta non è roba per me…….
Pietro F.L.C. Ferrigni, Firenze – Per la strada alla ricerca d’un regalo – 1/3
Monologo 24 Decembre. — Se avessi centomila lire di rendita !… Ho letto mille volte, nei libri di morale, che l’oro, il vile metallo, non ha mai fatto la felicità di nessuno ;… ma, chi lo sa…. mi pare che se avessi centomila lire di rendita saprei sopportare con molta forza d’ animo la…
Sibilla Aleramo, Firenze
Lettera nuziale, scritta in una notte di maggio, in una stanza d’ albergo solitaria, e dopo che fu scritta una vertigine m’abbattè la fronte sulla tavola, sentii uno strano sapore in bocca, e realmente un rivolo rosso m’uscì dalle labbra, tinse il margine dei fogli…. Sangue misteriosamente affiorato col getto dell’anima, lettera consacrata…. Quando…
Sibilla Aleramo, Dostoevskij a Firenze.
So che la parola espiazione non può riferirsi ad uno speciale atto, ad uno speciale periodo dell’ esistenza di Dostojewski. Tutta l’esistenza, sua ed altrui, è per quest’ uomo espiazione : espiazione di tutto il male che, volenti o nolenti, tutti compiamo dalla nascita alla morte gli uni sugli altri. Espiazione ed assoluzione, combustione e…
Dino Campana, Firenze – 2/2
Nel vico centrale osterie malfamate, botteghe di rigattieri, bislacchi ottoni disparati. Un’osteria sempre deserta di giorno mostra la sera dietro la vetrata un affaccendarsi di figure losche. Grida e richiami beffardi e brutali si spandono pel vico quando qualche avventore entra. In faccia nel vico breve e stretto c’è una finestra, unica, ad inferriata, nella…
Dino Campana, Firenze – 1/2
Fiorenza giglio di potenza virgulto primaverile. Le mattine di primavera sull’Arno. La grazia degli adolescenti (che non è grazia al mondo che vinca tua grazia d’Aprile), vivo vergine continuo alito, fresco che vivifica i marmi e fa nascere Venere Botticelliana. I pollini del desiderio gravi da tutte le forme scultoree della bellezza, l’alto Cielo…
Dino Campana, Firenze, Uffizi
Entro dei ponti tuoi multicolori L’Arno presago quietamente arena E in riflessi tranquilli frange appena Archi severi tra sfiorir di fiori ………………… Azzurro l’arco dell’intercolonno trema rigato tra i palazzi eccelsi: Candide righe nell’azzurro: persi Voli: su bianca gioventù in colonne. ( Dino Campana, Firenze (Uffizii) – Canti Orfici, 1914 ) …
Luigi Capuana, Firenze
Intorno ad alcuni avvenimenti non ho nessun dubbio. Notiamo la data: nove mesi fa. Notiamo il luogo: Firenze. Ero arrivato la sera avanti. Due giorni prima, mi trovavo a Napoli, deciso di starvi fino alla metà di giugno. Nella stagione di primavera Napoli è un paradiso. Vi ero andato per godermi questo paradiso, e…
Henry James, Florence – 3/3
April 8th, 1874 Yesterday I felt blue — blue and bored ; and when I got up this morning I had half a mind to leave Florence. But I went out into the street, beside the Arno, and looked up and down — looked at the yellow river and the violet hills, and then…
Henry James, Firenze – 3/3
8 aprile 1874 Ieri ero di umore nero – nero e stufo, e questa mattina, levandomi, avevo una mezza intenzione di andarmene da Firenze. Ma, risalendo la strada lungo l’Arno, guardando in su e in giù – il fiume giallo e le colline viola -, ho deciso di rimanere, anzi non ho deciso nulla….
Henry James, Florence – 2/3
April 6th, 1874 I knew it wouldn’t last ; if s already passing away. But I have spent a delightful day; I have been strolling all over the place. Everything reminds me of something else, and yet of itself at the same time ; my imagination makes a great circuit and comes back to…
Henry James, Firenze – 2/3
6 aprile 1874 Sapevo che non sarebbe durato; sta già dileguandosi. Ma ho trascorso una giornata deliziosa; ho gironzolato dappertutto. Ogni cosa richiama alla memoria un’altra e nello stesso tempo perdura nel ricordo; la mia immaginazione ritorna al punto di partenza dopo aver compiuto un ampio cerchio. C’è nell’aria quella fragranza che ricordo bene;…
Henry James, Florence – 1/3
April 5th, 1874 They told me I should find Italy greatly changed ; and in seven and twenty years there is room for changes. But to me everything is so perfectly the same that I seem to be living my youth over again; all the forgotten impressions of that enchanting time come back to…
Henry James, Firenze – 1/3
5 aprile 1874 Mi avevano detto che avrei trovato molto mutata l’Italia: c’è spazio per i mutamenti in ventisette anni. Ma per me ogni cosa è invariata, al punto che mi sembra di rivivere la giovinezza; mi ritornano tutte le impressioni dimenticate di quella stagione magica. Allora furono molto forti; in seguito sono…
Edward Morgan Forster, Florence – Santa Croce
Lucy, who wanted to see Santa Croce, suggested, as a possible solution, that they should ask the way there. “Oh, but that is the word of a craven! And no, you are not, not, not to look at your Baedeker. Give it to me; I shan’t let you carry it. We will simply drift.”…