Giorgio Manganelli, Pistoia

La mattina di venerdì mi venne voglia di andare a Pistoia: ma l’idea mi venne alle 9 e mezzo. Troppo tardi: quindi ci andai.  Arrivai alle dodici, quando già chiudevano le chiese, e i santi mettevano i grossi piedi callosi nell’acqua di seltz. Che fare ? Breve ricognizione: riparto per Prato. Sosta nei giardini di…

Strafforello Gustavo, Pistoia – 1890 – Chiesa di Sant’Andrea

    Forse la cattedrale antica, fuori, un tempo, della prima cinta della città e chiesa battesimale col titolo di Pieve, riedificata nel secolo XII. La scoltura sull’architrave della porta, rozza ancora e rigida anzichenò, rappresentante l’Adorazione dei Magi, è, secondo l’iscrizione, di Gruamonte (Gruamons magister bonus) e di suo fratello Adeodafus di Pistoia. L’interno,…

Strafforello Gustavo, Pistoia – 1890 – Battistero

    A sud-ovest della Cattedrale, dirimpetto alla facciata, è il Battistero, detto San Giovanni Rotondo, per la sua architettura ottagona nello stile gotico italianizzato. Fu edificato verso il 1300 sul luogo di una chiesa della Vergine a spese dei cittadini e, secondo il Vasari, su disegno di Andrea Pisano del quale vedesi sopra la…

Strafforello Gustavo, Pistoia – 1890 – Cattedrale

La chiesa data dal XII secolo: venne modificata nel 1240 secondo un disegno di Nicolò Pisano. Il campanile, restaurato di recente, era l’antica torre del Podestà e ne reca le traccio araldiche: le arcate pisane col rivestimento policromo furono aggiunte da Giovanni Pisani o da Fra Guglielmo, anch’essi della scuola pisana, quando fu destinato alla…

Strafforello Gustavo, Pistoia – 1890

Pistoia, situata qual’è alle falde dell’Appennino, è la prima città che presenta la Toscana agli stranieri provenienti dall’Alta Italia per la via di Bologna: la si vede a più riprese nel suo insieme sbucando dalle gallerie e scendendo le curve della ferrovia dopo Pracchia, nel centro della regione fertile e ridente descritta dal Taine, variata…

Ardengo Soffici, Fra Prato e Pistoia

Questa luce mattinale, serena, un po’ fredda, senza ombre, è proprio quella dei nostri vecchi affreschi. Ma perchè gli antichi pittori non hanno mai rappresentato questi campi verdeggianti di grano tenero, queste terre lavorate, le barche di concio fumanti, le strade bianche coi barrocci e i carri vermigli, le toppe gialle dei campi di rape…

Ardengo Soffici, La primavera

Io, Menalio, il disgraziato dalle tre tragedie — filosofica, sentimentale e finanziaria — ho visto stamani il viso della felicità. Il sole che finalmente ha sbaragliato e respinto di là da’ monti la sporca nuvolaglia di l’altro giorno, mi batteva in pieno sugli occhi quando mi son destato, e io sono uscito. Cappello sulle ventitré,…

Giglioli Odoardo Hillyer, Pistoia – Madonna dell’Umiltà

La Chiesa della Madonna dell’Umiltà è il capolavoro del Vitoni e nella quale le belle tradizioni dell’epoca Brunelleschiana rifioriscono con innovazioni geniali nel concepimento del grandioso tempio ottagonale e nell’atrio specialmente, dove la maggiore eleganza si accoppia così bene alla solidità più perfetta. E, veramente, chi per la prima volta si affaccia a questa chiesa,…

Giglioli Odoardo Hillyer, Pistoia – Lo Spedale del Ceppo

L’eleganza del XVI secolo ci si rivela nella loggia dello Spedale del Ceppo, che, per la struttura  organica e per la decorazione sembra derivare dal nostro Spedale degli Innocenti dove 1′ arte del Brunelleschi e di Andrea della Robbia ha lasciato il suo suggello di bellezza. L’ aspetto semplice e severo della linea architettonica, con…

Giglioli Odoardo Hillyer, Pistoia – Palazzo comunale

La facciata dell’antico Palazzo comunale è molto rovinata e la grigia pietra che lo riveste non ha resistito alle ingiurie del tempo. Il porticato con gli archi leggermente acuti sveltisce la sua pesante e compatta mole, vero simbolo della forza e del diritto del Comune di fronte al potere vescovile rappresentato nel palazzo attiguo alla…

Odoardo Hillyer Giglioli, Pistoia

Percorrendo in ferrovia quel tratto di campagna che separa Firenze da Pistoia, ogni innamorato della Natura proverà sempre quelle sensazioni di serena bellezza che desta nell’animo il paesaggio toscano, cosi sparso di abitazioni umane eppur così tranquillo, così coltivato in ogni suo angolo più remoto, eppur tanto vario e pittoresco da dar l’illusione del naturale…

Gianna Manzini, Pistoia – Via Ripa del Sale

E poi la chiesa della Madonna. Quella cupola che, quasi incombente sulla mia casa, mi persuadeva della sua magia, senza che ne comprendessi la bellezza. E i disgeli all’inizio della primavera, che rigavano di bianco diamante i miei monti. E la scoperta, dico scoperta, di alcuni fiori. […] Basterebbe una strada, via Ripa del Sale,…

Gianna Manzini, Pistoia – Gli Anarchici

E i nomi di alcune strade. Via del “T”, via del Pizzicore, via Abbipazienza… ; e il giardino pubblico di piazza Mazzini, col busto di Cino: una pena vedergli il naso rotto, a lui, un poeta; e l’ora rituale del passeggio, al tramonto, con le ragazze da marito, due passi avanti alle mamme e alle…

Gianna Manzini, Pistoia

Che città , a quei tempi, Pistoia: viatici, campane a morto, campane a festa, fanfare, bisbigli, bisbigli, bisbigli; e monti bellissimi, turchini, a cingerla da est a ovest, alitando, quella pungevolezza d’aria odorosa, un frizzo incitante; e venditori ambulanti: « Bollenti che fumano…: chi ne mangia uno, ne mangia due… », e mendicanti sullo zoccolo…

Gianna Manzini

Gianna Manzini  ( Pistoia,1896 – Roma,1974 ) Nel prima parte del filmato della settimana Incom 01450 del 31/08/1956 viene presentato il Premio Viareggio di quell’anno e si possono vedere i premiati Carlo Levi per “Le parole sono pietre” e Gianna Manzini per “La sparviera”. Descrizione delle sequenze di Viareggio: i membri della giuria del premio Viareggio…

Gabriele D’Annunzio, Pistoia

I. T’amo, città di crucci, aspra Pistoia, pel sangue de’ tuoi Bianchi e de’ tuoi Neri, che rosseggiar ne’ tuoi palagi fieri veggo, uom di parte, con antica gioia. Come s’uccida in te, come si muoia i Panciatichi sanno e i Cancellieri Fin quel de’ Sigisbuldi, tra pensieri d’amor, grida: «Emmi tutto ‘l Mondo a…

Gianna Manzini, Rive remote

Curioso: la nonna era la “cupola del Bramante” a Pistoia. In tanti anni non me n’ero accorta; e davvero c’era da stupirsene, perché si vedeva subito e chiunque l’avrebbe capito: dignitosa e sontuosa accoglienza, cola e rotonda dal collo fino all’orlo della sottana , era proprio la cupola della mia chiesa: infatti le si muovevano…