Guido Carocci, Valdarno – Signa, Villa d’Artimino

Sul poggio, a piè del quale scorre l’Ombrone Pistojese, che porta all’Arno il tributo cospicuo delle acque dell’Apennino, sorgono il castello e la villa d’Artimino. Il castello, che oggi serba solo il ricordo delle sue antiche fortificazioni, era fino dal 1000 uno dei fortilizi a difesa del territorio della Repubblica Pistojese. Presso alle sue mura…

Guido Carocci, Valdarno – Signa, Golfolina

  A Signa, la valle dell’Arno si trasforma completamente di carattere. Non più il fiume errante in mezzo all’ampia pianura limitata da poggi lontani; i poggi convergono invece verso il fiume, lo stringono fra le balze e i dirupi e sembra quasi che vogliano sbarrargli la via. Il punto più angusto di questo tratto della…

Guido Carocci, Valdarno – Signa

  L’origine di quest’antico castello, oggi paese popoloso ed animato, è incerta, com’è restata nel mistero l’etimologia del nome col quale esso è distinto fin da tempi remoti. In antico esso ebbe fra i paesi toscani importanza non comune per ragioni militari ed al tempo stesso per cause di commercio. Situato nel luogo dove fin…

Guido Carocci, Valdarno – Ponte a Signa

  Al Ponte a Signa, oggi popolosa borgata posta alla testa dell’antico ponte medievale che traversa l’Arno collegandosi colla parte bassa del paese di Signa, merita d’essere osservato il Palazzo della Torre, oggi casa modesta di pigionali, un giorno signorile dimora dei Pandolfini che vi ospitarono per qualche ora Carlo VIII Imperatore quando, recandosi a Firenze, dovette…

Dino Campana, Arno a Pisa e a Signa

  L’Arno qui ancora ha tremiti freschi : poi lo occupa un silenzio dei più profondi : nel canale delle colline basse e monotone toccando le piccole città etrusche, uguale oramai sino alle foci, lasciando i bianchi trofei di Pisa, il duomo prezioso traversato dalla trave colossale, che chiude nella sua nudità un cosi vasto…

Carlo Lorenzini (Collodi) – Lastra a Signa

[…] — Se non sbaglio, mi avete rammentato anche una Lastra a Signa. — È verissimo : e se volete, vi dirò due parole di,questo paese , che trovasi sulla riva sinistra dell’ Arno, e che anticamente fu anche detto Castello di Gangalandi. — Forse i Gangalandi… — Per l’appunto: i Gangalandi furono un tempo…

Carlo Lorenzini (Collodi) – Ponte a Signa

[…] — E quel ponte, di cui mi avete parlato ? — Quel ponte di cui vi ho parlato , e che si chiama il Ponte a Signa, ha subito anch’esso varie e guerresche vicende. Come poco sopra vi dissi, quel ponte è stato il primo che fosse gettato sull’ Arno, lungo la corrente fra…

Carlo Lorenzini (Collodi) – Signa – 2/2

[…] — Ma la grande prosperità di questo paese, e per conseguenza l’aumento notevole della popolazione, devesi più che altro, alla celebrità dei suoi cappelli di paglia, che lavoravansi, innanzi che altrove, con mirabile maestria e solerzia dagli abitanti di questa Comunità. Da un’iscrizione, posta sul sepolcro di un Domenico Michelacci di Bologna , nella…

Carlo Lorenzini (Collodi) – Signa – 1/2

Il convoglio si fermò. — Eccoci a Signa ! — disse l’uomo scoiattolo dagli Occhiali-Verdi : quindi messo il capo fuori dello sportello del wagone , dette un’ occhiata all’ intorno, e assumendo una cert’ aria ispirata , che si addiceva al suo viso, come i passi del minuetto si addirebbero alla lumaca, cominciò a…

Eugenio Müntz, In viaggio verso Siena

Da Firenze la gita sino a Siena è una piccolezza; chi è mattiniero può compierla in una sola giornata.  Si prende il treno delle 5.35 e si arriva a Siena alle 8.47. La sera si ripiglia a Siena il treno delle 7.23, e alle 10 e mezza si è già di ritorno sulle rive dell’Arno….

Renato Fucini, Appennino – Golfolina

Percorrendo il crine di quel monte che, staccandosi dall’Appennino a Serravalle, va a perdersi con dolci declivi nelle strette gole della Golfolina, presso Signa, l’alpinista discreto che non aspiri alle pericolose glorie del camoscio, può incontrare i suoi stupendi quadri, dei quali l’amica natura ha fatto tanto ricca e malinconica la poesia dei nostri facili…