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La sua chiesa collegiata conserva ancora in gran parte la facciata che le fu data nel 1093 : nel 1600 circa vi fu fatto il coro: nel 1738 la chiesa fu restaurata nell’ interno : e nel 1763 fu coperta la soffitta, il suo antichissimo battistero ha due tavole rappresentante i SS. Giovanni e Andrea. La storia del martirio di S. Andrea, dipinta nei gradini dell’altare, la vogliono del Ghirlandaio. Il fonte battesimale di marmo bianco è dell’anno 1447,
Nella collegiata poi si ammirano inoltre tre opere di buona scultura, cioè un S. Sebastiano, del Rosellino, una Madonna in basso rilievo, creduta di Mino da Fiesole e il tripode che sostiene la pila dell’ acqua santa, alla sinistra dell’altar maggiore, in cui vedesi scolpito il nome di Donatello. Fra le pitture, avete un quadro rappresentante S. Luca, di Giotto (e di Giotto pure ritengonsi alcuni quadretti dipinti nell’altare della Compagnia di S. Andrea ): avete un S. Tommaso, di Iacopo d’ Empoli: il Cenacolo, del Cigoli, nella Compagnia .del Corpus Domini , e la visione di S. Giovanni Evangelista, del Ligozzi.
Seconda per antichità e ampiezza è la chiesa di S. Stefano che fu già dei frati Ermetani di S.Francesco. Questa chiesa possiede una tavola rappresentante la Presentazione al Tempio, opera dell’ Empolese : una Natività del nostro Signore, del Passignano, e vari affreschi del Volterrano. Ve ne erano anche altri degli affreschi, all’ ingresso di questa chiesa, ma furono barbaramente scrostati, per la smania di imbiancare la Chiesa. Ah! credetelo a me, amico mio: due buoni terzi della Toscana antica stanno ora sepolti sotto l’intonaco e sotto il bianco di calcina.
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( Carlo Lorenzini (Collodi) – brano tratto dal libro “Un romanzo in vapore – Da Firenze a Livorno – Guida storico-umoristica” – Tip.Mariani Firenze – 1856)
Al commento nel precedente post aggiungo l’arte.
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L’Arte Magnifico! Grazie, caro Carlo! Buona Giornata!
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Ciao. Buon fine settimana!
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🙂
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